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Intervista a J.C. Casalini

1 – presentati usando 5 aggettivi.

✍️ Positivi:Gentile, curioso, artista, audace, instancabile – A volte negativi:Testardo, iperpreciso, irrefrenabile, stacanovista, calcolatore

2 – quali e quanti libri hai scritto? Hai nuovi progetti?

✍️ Al momento 2 romanzi: OTTO, Luce e Ombra (1996) HYPNOS (2021) Ho anche prodotto 3 libri sull’arte di mia madre:CA43 (2000) Inventory of Dreams 1 (2014) Inventory of Dreams 2 (2015)

3 – com’è nata l’idea del tuo/dei tuoi libro/i?

✍️ Più che un’idea, sostengo sia una ispirazione. Come artista ho sempre sentito di essere un vaso comunicante dentro cui far fluire per gli altri quello che colgo. Sono romanzi che invitano il lettore a pensare alla nostra individualità condizionata dalla società in cui viviamo, dalla nostra educazione e dal nostro egoismo.

4 – se dovessi descrivere il tuo essere scrittore in 3 parole quali useresti?

✍️ Surrealista, fantasioso, profondo

5 – pensi che la scrittura abbia delle proprietà terapeutiche?

✍️ Lo sono stati i libri su mia madre perché soffrivo per la sua mancanza. È morta per un evento tragico che ho dovuto accettare poiché inevitabile. Scrivere è stato un gesto d’amore per renderle un tributo e ringraziarla per tutto l’amore che ha saputo darmi insieme a mio padre.Mentre i romanzi, che lascio fluire, possono essere terapeutici al lettore che viene sollecitato a scoprire aspetti egoici, per risonanza, con il comportamento dei miei personaggi. Identificare quello che ci abbruttisce e ci separa dagli altri è l’inizio di una nuova vita…

6 – cosa significa per te scrivere?


✍️ È trasmettere con le parole quello che cogliamo per ispirazione e, dal momento che ritengo che ognuno di noi ha un ruolo in questa esistenza, mi sento investito di un compito e quindi di una responsabilità.

7 – cosa consiglieresti a chi si sta affacciando a questo mondo?

✍️ Identificata la propria qualità (parlo di qualsiasi arte), bisogna affacciarsi con dedizione per coltivarla. Se poi si ritiene che sia di utilità collettiva, questa va messa a disposizione degli altri. Il che significa non limitarsi solo ad esporre la propria opera, ma di accompagnarla nella promozione con dedizione, così come si cura il proprio nascituro per instradarlo al meglio nella ‘vita’. 

8 – c’è qualcosa di te in ciò che scrivi?

✍️ Direi: quello che avevo in me. Oggi mi guardo con ‘occhi’diversi ben consapevole che quello che ero è quanto sta condizionando oggi la felicità degli altri. Se posso esprimere in una parola ciò che scrivo, ritengo che sia: ‘evoluzione’. Potrebbe anche essere ‘rivelazione’ ma non dipende più da me poiché non impongo nulla, è più nel lavoro del lettore che deve investirsi nel compito di migliorare la sua esistenza; può riuscire o fallire? Dipende soltanto dalla sua intenzione.

9 – oltre a scrivere, ti piace leggere? Qual è il tuo genere preferito?

✍️ Mi piace molto leggere. È la connessione che avviene a distanza fisica e temporale tra due esseri umani,fondamentale per allargare la nostra visione della realtà. Avviene ad un livello metafisico dove non esistono confini o limiti. Leggo di tutto. Il genere dipende dal mio stato, dal mio umore, dal mio tempo. Sul mio comodino ho sempre 3 o 4 libri che leggo alternandoli. In questi giorni sto leggendo ‘Il Mago di Oz’ di F. Baum, ‘Tifone’ di J. Conrad, ‘Società liquida’ di Z. Bauman e un libro di economia.

10 – spesso gli scrittori trovano difficoltà a farsi conoscere, come ti sei destreggiato con pubblicità, ecc?

✍️ Non mi ritengo ancora al potenziale che sento di avere, quindi posso solo descrivere come mi sto muovendo. Innanzitutto, ho sempre affrontato le mie passioni che poi sono diventate un lavoro sapendo che andavano promosse! Non si deve pensare che, avvenuta la pubblicazione, si sia giunti al traguardo; è soltanto una fase intermedia, una delletante di cui gioire. Ho sempre dato importanza alla comunicazione tanto è che ho pure lavorato nel mondo della pubblicità. L’esperienza mi consente oggi di realizzare contributi sempre diversi con le idee che mi vengono, gli strumenti, o meglio i software e la collaborazione con tutti gli attori del settore letterario (bookbloggers, recensionisti, giornalisti, fiere, lettori, ecc…). Lo faccio seguendo uno schema di interventi pianificati.

11 – secondo te sono utili le recensioni?

✍️ Molto e, secondo me, per due aspetti. Il primo è perché si haun riscontro sulla validità della propria opera. Il secondo perché diventa una collaborazione per promuovere il reciproco lavoro scrittore / recensionista. Tuttavia, perché diventi una operazione win-win bisogna che entrambi spingano sulla divulgazione della presentazione realizzata. 

12 – lasciaci con una citazione che ami…

✍️ Ne ho una che mi accompagna sempre ed è mia:“Tanti piccoli obbiettivi, fanno un grande obiettivo”e un’altra che oggi mi guida:“Ama il prossimo come te stesso”.È un precetto spirituale fondamentale per realizzare una società sana con un’unione di intento collettivo. R. Assaggioli, noto psichiatra illuminato del secolo scorso, ci ricorda che, più che il prossimo, sia fondamentale arrivare ad amare anche il più distante, finanche il nemico che noivediamo nell’altro ma che in realtà è ciò che ancora non abbiamo risolto dentro di noi; da lì i conflitti interiori che si esteriorizzano, ci separano l’uno dall’altro e ci annientano.

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Pubblicato da paroleepensierisparsi

leggo, scrivo, suono e spesso disegno... mi piace dire la mia, farmi domande e cercare di darmi delle risposte. ho una pagina instagram che si chiama paroleepensieri88 :)

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