La bambina che amava Tom Gordon

di Stephen King

La storia comincia con una gita di famiglia durante la quale il fratello e la mamma di Trisha litigano. Trisha si allontana per non dover sentire la discussione e non riesce a ritrovarli dopo essere entrata nel bosco, si adentra sempre di più nell foresta e si perde, con poca acqua, una merendina e il suo walkman. Ascolta sempre la radio, per poter sentire le notizie sulla sua ricerca e per seguire le partite del suo amato giocatore Tom Gordon, Trisha decise così di seguire un fiume e la sera dopo aver tanto camminato si sdraia, affamata, spaventata e assetata comincia ad avere le allucinazioni….

” C’è un momento in cui le persone costrette ad affidarsi solo alle proprie risorse smettono di vivere e cominciano a sopravvivere”.

“Era molto vicino, l’essere misterioso, e stava prendendo una decisione. Doveva scegliere se aggredirla per ucciderla, smembrarla, o proseguire per la sua via. Non era uno scherzo e non era un sogno. Erano morte e follia laggiù, in piedi o accovacciate o forse appollaiate appena oltre la cinta della radura. Stava decidendo se prenderla ora… o lasciarla maturare ancora un po’”

È stato il primo libro, di una lunga serie, che ho letto di King e mi è bastato per inamorarmene. Testo relativamente breve, passa tra le righe in un modo immenso, come in ogni suo testo senti sulla tua pelle ciò che prova il protagonista, che in questo caso è una bimba di nome Trisha. Quest’ultima cerca di ritrovare il sentiero perduto, nessuna interazione, protagonista unica e solitaria, nessun dialogo e nessun colpo di scena degno di nota, eppure King riesce a tenerti incollato alle pagine fino al finale, che riesce in qualche modo a entrarti dentro.

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Pubblicato da paroleepensierisparsi

leggo, scrivo, suono e spesso disegno... mi piace dire la mia, farmi domande e cercare di darmi delle risposte. ho una pagina instagram che si chiama paroleepensieri88 :)

2 pensieri riguardo “La bambina che amava Tom Gordon

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